Ho il cancro. Il blog di una malata coccolata, viziata, amata e fortunata

?Le ciccione lo fanno meglio? di Caterina Cavina ed. Baldini Castoldi Dalai

Anche sul nuovo blog voglio rendervi partecipi delle mie letture. Peccato però che inauguro con un libro che non mè piaciuto per niente. Eppure avevo visto in tv lintervista allautrice e… mi era piaciuta. Il libro, poi, avevo capito che raccontava la storia di una cicciona e della sua difficoltà ad avere rapporti interpersonali proprio per il suo essere grassissima

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Le sale dattesa vanno abolite. Anzi no.

Sì gente mia, le sale dattesa degli ospedali (e simili) sono una roba massacrante. Esilaranti sometimes, ma perlopiù deprimenti. Torno ora da una di quelle. E lì che noi malati passiamo la maggior parte del tempo. Tutti insieme appassionatamente. Per ore. E ora, dopo una mesata di esperienza in sala dattesa, posso trarre queste conclusioni: – il malato di tumore non

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Bollettino medico

Ho avuto dolori muscolari. Ho avuto un galleggiante su e giu dalla gola allo stomaco (pare si chiami nausea). Ho avuto febbre. Prima bassa, poi un po più alta. Son stata abbracciata alla tazza del cesso a vomitare. Stanchezza e debolezza ogni giorno. Bocca felpata. Cattiva. Brutta e cattiva. Cattiva. Ho avuto la stitichezza. Poi la squaraus. Mal di stomaco.

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Alla mia CdM

"Perché ci sei tu a prenderti cura di me e io a prendermi cura di te… Io ho te, tu hai me, ecco cosa cè." John Steinbeck (1902-1968) Ti voglio bene, Amica mia. Ti sono vicina e… ti stimo fratella!!! Ricordalo!  

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Quarto giorno

Sono un po stanca, deboluccia. Ma anche abbastanza serena. Torno ora dallIEO. Mi hanno confermato la chemio e la terapia ormonale di Livorno. Sono daccordo su tutto. Magari loro avrebbero preferito farmi uno dei tre farmaci della chemio in un altro modo, ma ringrazio il cielo di averlo già iniziato nel modo consigliato da Livorno perché decisamente meno invasivo. Quindi

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La prima chemio

"A6" "B5" E così che ti chiamano. Per la privacy. Siamo tutti malati in una sala dattesa. Chi da solo, chi, come me, accompagnato. Tutti lì ad aspettare di essere chiamati come a battaglia navale. Me non mi hanno chiamato. Mi è venuta a prendere la dottoressa ElleElle direttamente e mi ha fatto entrare nellambulatorio day hospital di oncologia. Una stanza lunga

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