Vi comunico che al momento ho perso tutti i numeri della rubrica, tutti i messaggi, tutte le foto, tutto ciò che è sul mio cellulare. Fino a che non trovo un telefono di salvataggio non sono nemmeno in grado di rispondere al telefono o di leggere i messaggi. Insomma, mi sento fuori dal mondo. Ho bisogno di un antidepressivo. E di
Il mio cellulare è collassato per la seconda volta. Se non rispondo a telefonate o sms è per questo motivo… Oddio, anche prima che si rompesse rispondevo difficilmente… ma almeno ora ho una scusa plausibile! Lo porterò a riparare as soon as possible… nella speranza di non perdere nuovamente tutti i numeri della rubrica. Sigh…
“Sakutaro sta andando in Australia. Non è una semplice gita: porta con sé le ceneri di Aki, suo primo indimenticabile amore, morta a soli diciassette anni di leucemia. Quando Sakutaro e Aki si incontrano per la prima volta hanno dodici anni e frequentano la stessa classe. Si vedono tutti i giorni, tornano a casa insieme, ognuno è parte della vita
Ho cambiato mille lavori, ho dovuto affrontare mille "primo giorno di lavoro", ho dovuto capire dinamiche aziendali sempre diverse, ho cercato sempre di integrarmi con i colleghi, son stata in un angolo quando non era il caso di mostrarsi e ho sgomitato un po di più quando era il momento di dimostrare quanto valgo. Ho pazientato, ho lottato, mi sono
Per un mese ho rinunciato a tante, tante cose. Mi sono privata di tante prelibatezze. Ho mangiato quasi esclusivamente verdura e bevuto litri di acqua. Non è stato facile per niente, ma ho cercato di tirar fuori tutta la mia buona volontà e determinazione. E oggi, a distanza di un mese, mi sono pesata: non ho perso neanche un grammo. Vaffanculo
Non è un film, è la realtà, la mia realtà. A breve tutti i dettagli.
Ok, allora io domani comincio a lavorare eh? Siamo tutti daccordo? Vado? No perché se pensate che me la faccia sotto dalla paura vi sbagliate di grosso! Ho affrontato cose molto più grosse… figuriamoci che mi fa a me un nuovo posto di lavoro!!! Allora domattina vado eh? Vado? Sicuri? Ok, vado.
Sono andata a prenderlo allaeroporto. Lho abbracciato. Abbiamo fatto colazione insieme. Ci siamo aggiornati, abbiamo riso, scherzato e chiacchierato. Ha suonato Schubert per me. Abbiamo pranzato insieme. Siamo stati insieme agli altri nostri amici. Ed era tutto reale. Io cero, el Mejor cera. Ed è stato meraviglioso! Ma domani riparte…
Ieri ho passato tutta la serata col Mejor. Abbiamo chiacchierato un sacco, ci siamo aggiornati su tutto. Lui comodamente seduto sul divano e io svaccata sul letto. Ho fatto un giro nella sua nuova casa e poi abbiamo preso un caffèllatte nel "tugurio" di casa mia. Lui a Barcellona, io a casa mia.
In questo momento (dopo TRE – e dico TRE – mesi dall’ultima operazione) dichiaro ufficialmente chiusa la ferita della mia tetta destra. Stop con le medicazioni. Secondo me la tetta sana me l’ha voluta far scontare… “Ma come? Io che sono sana, mi levi?” deve aver detto… “E ora vedrai quanto tempo ci metto io a chiudermi! Ti pentirai
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