Ho giocato il settimo gettone. La giostra di Livorno era sempre la stessa: stessi odori, stessa poltrona, stesse infermiere, stessi "colleghi" verdi brutti e spellacchiati. E molto infastiditi dal mio sorriso, dalle mie chiacchiere con le infermiere, dalla mia tranquillità. Ah, se solo sapessero in realtà come mi sento… Mi hanno mandato le flebo in una vena nuova, sana, relativamente
Fra nove ore sarò sdraiata sul solito lettino del day hospital di oncologia dellospedale di Livorno. Si ricomincia con le chemio. Si ricomincia con le pasticche anti-nausea, con le punture anti-vomito, col cortisone, col fattore di crescita dei globuli bianchi, con lastenia, coi dolori muscolari, con la perdita dei capelli, con tutto. Ma non mi spaventa tutto questo. No. Mi
Son stata a Pistoia, a Firenze, a Pisa, a Livorno, a Genova e a Milano. Ho sentito i pareri di mille oncologi e mille chirurghi. Sia prima della terapia, quando mi venne diagnosticata la malattia, sia adesso, dopo lintervento. Stamattina ne ho sentito un altro. E un noto professore di Modena, esperto in tumori della mammella. No, non sono andata
Mi hanno consegnato il referto dellesame istologico: adesso conosciamo esattamente la carta didentità della bestiaccia. E che era una bestiaccia stronza lavevamo intuito. Adesso è confermato. Morale della favola?!?! Cè un forte rischio di recidiva. La bestia può colpire altri organi. Lindice di proliferazione è veramente troppo, troppo alto. Ok, no panic. Mi gioco un altro paio di gettoni sulla giostra
Ho fatto (finalmente) la doccia. Riesco a dormire sul fianco destro. Non muovo il braccio sinistro e non faccio gli esercizi di riabilitazione. La Figliaminore ha perso il cane. Lanatomopatologo di Pisa è lento, troppo lento. Il chirurgo plastico ha fatto la prima iniezione alla mia tetta sinistra. Il chirurgo plastico non è niente male. Domani rientro a lavoro. Vorrei
Ieri son tornata a Pisa. Avevo lappuntamento per le dieci e mezzo, perciò dopo unabbondante colazione e una puntura di antibiotico (lultima!), mi son fatta accompagnare in quel della torre pendente. Mi hanno cambiato la medicazione e – grazie a Dio – tolto due drenaggi su tre. Adesso giro sempre con la borsa di tela attaccata al collo, ok, ma
Dio mio come vorrei farmi una doccia. Come vorrei dormire su un fianco o a pancia sotto. Come vorrei non avere i drenaggi che mi impediscono tutti i movimenti. Come vorrei muovermi liberamente e non sentire dolore. Come vorrei guidare la mia tartaruga. Come vorrei fare tutto quello che mi passa per la testa. Come vorrei non piangere più. Come
Sto male, quindi non posso raccontarvi grandi cose, rimando a più avanti. La seconda chemio non è stata proprio ganza, hanno dovuta interrompermela più volte perché ho avuto diversi disturbi, poi vi dirò. E ora sono a letto, incapace di fare qualunque cosa. Stanca, debole, fiacca, senza forze, piena di dolori, con la nausea e il vomito che fanno capolino
8 come le ore che mi separano dalla seconda chemio. 5 come le migliaia di leucociti nel mio emocromo di oggi (il mio midollo sè svegliato!!!). 46 come la percentuale di neutrofili presenti nei miei leucociti (oltre 2000 quindi! e pensare che una settimana fa erano un centinaio scarso!!! Non sono più neutroPENIca). 90 la paura. Sì, la paura che mi
… e infatti oggi mi fanno male i reni! La dottoressa ElleElle dice che bevo troppo poco e anche oggi mi son presa un bel cicchetto. Uff… questi oncologi…
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