Stanotte ho dormito due ore.
Forse è per quello che stamattina, a colazione, già piangevo.
Durante le flebo piangevo.
Al giro dei medici piangevo.
E' arrivata la mamy e piangevo.
Mentre pranzavo piangevo.
Sono arrivati la "Zanzara" e lo "Chef" (a sorpresa!) e io piangevo.
Se ne sono andati e piangevo.
Sono veramente esaurita.
Questa prigionia, questa mancanza di autonomia, di libertà, cominciano veramente a starmi strette.
Domani è una settimana che sono inchiodata in questo letto e a sentire il parere dei medici ne avrò ancora per un po'.
E piango.
E sono nervosa.
E parlo poco.
E poi ripiango.
Non ci siamo, non ci siamo per niente, non ce la faccio più.
Lo so che non ho alternative, ma lasciatemi lamentare, lasciatemi sfogare.
Rivoglio la mia vita, rivoglio la mia libertà.
E mi vien da piangere sapete anche perché?
Perché mi domando: quanto cavolo di tempo dovrà passare prima che riesca a sfoggiare la mia nuova borsa Harrods dorata che lo "Chef" mi ha gentilmente riportato da Londra?!?!