Era il 2008 e mi diagnosticarono il tumore al seno.
11 cicli di chemio, un tru-cut e due mastectomie, menopausa farmacologica, pet, tac, risonanze, ecografie, radiografie, ricoveri in ospedale per neutropenie, iniezioni di fattori di crescita di globuli bianchi e di fattori di crescita di globuli rossi, nausea, vomito, diarrea, astenia, parestesie, dolori alle gambe e alla schiena, perdita di capelli, mucositi, dosi da cavallo di cortisone, 25 kg in più sulla bilancia.
Poi nel 2010 la metastasi ai linfonodi del torace e ai polmoni.
Altra chemio (sperimentale), due broncospie, 44 cicli di radioterapia, mesi di ricovero in ospedale, due toracentesi, trasfusioni di sangue e di piastrine, mesi di terapia ormonale, ancora tac, risonanze, radiografie, una vertebroplastica, il PICC, 15 giorni attaccata fissa all’ossigeno, l’aerosol, l’eparina tutti i giorni nella pancia.
E poi nel 2011 il peggioramento della metastasi ai polmoni, l’inserimento dell’antitaccheggio (il port), la ripresa della chemio, la terapia domiciliare con morfina e cortisone e la depressione reattiva.
Poteva bastare?
No, evidentemente no.
Dopo il seno, i polmoni.
E dopo i polmoni è arrivato l’encefalo.
Eh già. E’ proprio così. Mi hanno trovato due bestioline in testa.
Sono due coriandolini bastardi che giustificano tutta questa nausea, tutto questo vomito e lo sbandamento.
Ho visto le immagini della risonanza e le ho viste quelle due palline bianche (sembra che mi sia nevicato in testa).
Sono piccole queste bestie e, grazie a Dio, in punti dell’encefalo che non corrispondono al linguaggio, al movimento, ecc.
Insomma, la dottoressa ElleElle dice che non diventerò scema e che non rischio di ritrovarmi a 180° a breve.
Ottimo, no?
Solo che in questi casi la chemio non è efficace.
E nessun chirurgo si sognerebbe mai e poi mai di aprirmi la testa per levarmi quei due coriandoli.
Il problema però è che uno dei due coriandoli pisciacchia nella mia testa (non c’è più rispetto… non solo le bestie che ho nei polmoni pisciacchiano qua e là, ma ora anche la bestia che ho in testa!) e quindi bisogna intervenire in qualche modo.
In quale modo?
Grazie alla scienza, grazie alla ricerca e, permettetemi, grazie a Dio, a Pisa non c’è solo la torre pendente, ma anche un macchinario potentissimo e all’avanguardia che permette di fare una radioterapia stereotassica. Che vuol dire? Che riescono a bombardare quel coriandolo con della radioterapia mirata e potente.
Per cui… che cosa vi devo dire?
M’è toccata anche questa… e quindi, come dico sempre io: non dobbiamo esasperare, ma nemmeno sminuire la situazione. Dobbiamo affrontarla.
E so che ci riuscirò, come sempre, con l’aiuto della mamy, con l’aiuto del mio amore “Qualcuno”, con l’aiuto dei miei amici, dei miei lettori e della dottoressa ElleElle a cui dedico tutto il mio successo sul nuovo blog www.lastampa.it/annastaccatolisa