Questa è la mia autodiagnosi di oggi.
D'altra parte la dottoressa ElleElle è in America al congresso mondiale di oncologia di Chicago a presentare il suo lavoro sui tumori cerebrali (scusate se è poco) e io in qualche modo mi devo arrangiare, devo dare un nome a questi cavolo di dolori.
E quindi oggi mi trasformo in oncologa.
Qualunque parte del corpo che sfioro mi fa male, vedo le stelle. Non riesco nemmeno a stare sdraiata, mi fa male tutto. E' come se il mio corpo fosse un unico grande livido.
Mi è già successo quando facevo la chemio sperimentale a Modena con il carboplatino, la gemcitabina e l'inibitore di parp. Allora non mi dettero una soluzione, aspettai che i dolori passassero da soli.
E quindi, anche ora farò lo stesso. Aspetto che passino i dolori e aspetto che torni la dottoressa ElleElle perché sono molto più brava a fare la paziente che non l'oncologa da strapazzo.