Dopo le dimissioni dall'ospedale di Livorno, lunedì 28 u.s. sono andata con la mamy, la zia R. e "lui" a Rozzano (Milano), al "Cancer Center" dell'Humanitas.
Avevo preso appuntamento con un chirurgo per capire se, alla luce delle nuove immagini tac, sussiste o meno la possibilità di operarmi.
Il dottor "Ciabatta" (soprannominato così da me perché ha un folto ciuffo di capelli che gli scendono sulla fronte stile Vittorio Sgarbi e… sembra che abbia una ciabatta sugli occhi!!!) mi è piaciuto tantissimo, sia dal punto di vista umano che professionale.
Purtroppo però non sono operabile: la malattia è troppo estesa e significherebbe togliermi un intero polmone, ma molto probabilmente ci lascerei le penne perché con tutto il cortisone che ho preso non riuscirei a cicatrizzare e a superare l'intervento.
Bene.
Però il dottor "Ciabatta" mi ha suggerito due barbatrucchi chirurgici per togliermi quantomeno il sintomo (la tosse, le fusa, ecc.) e questi consigli non me li aveva ancora dati nessuno per cui… non è stato un viaggio inutile, anzi!
E poi… e poi… ho rivisto i miei amici Aries e Sweetie!!! Hanno attrevarsato tutta la città per venire a salutarmi! Meravigliosi e dolcissimi come sempre!
Peccato che non ho potuto rivedere la mia Amica "GinT" perché superincasinata all'università, ma non importa, sarà per la prossima volta!
Il giorno successivo, invece, mi sono svegliata con un dolore forte in zona fegato.
Dopo un po' si è spostato sul fianco ed è aumentato di intensità.
Poi ha raggiunto la zona lombare – rene e, a quel punto, è diventato abbastanza insopportabile.
Il mio medico era in ambulatorio, la "Giuliadottore" era in ospedale per un intervento (anche lei!)… chi si chiama?!?!
Il 118.
Dopo pochissimo arrivano e…. FAN – TA – STI – CI. Due persone meravigliose, incredibili, da fargli n monumento. Serie, professionali, umani, dolcissime, competenti, veloci… tutti i requisiti che un dottore dovrebbe avere!
Mi hanno visitato, fatto l'ecografia e il prelievo del sangue, messo una flebo di antidolorifici, fatto l'areosol con un cocktail di farmaci mescolato all'ossigeno perché avevo anche un po' di difficoltà a respirare e poi mi hanno rassicurato dicendo che probabilmente era una colica di reni.
Ah, ok. Quindi?
Pronto Soccorso in ambulanza!
Ganzo! Una nuova esperienza!
Al pronto soccorso ci sono stata 5 ore: mi hanno fatto un'altra ecografia e… e… e… basta!!! Scandalosi! Una vergogna! Dopo 5 ore ho chiesto di tornare a casa e mi hanno dimesso con la diagnosi "colica renale".
Va beh. Fatto sta che mi sono tenuta il dolore per qualche giorno e poi è tutto passato.
Nei giorni successivi ho ritelefonato a Modena, poi a Livorno, poi a Modena, poi di nuovo a Modena.
Entrambi i centri mi hanno proposto TRE schemi chemioterapici. A me la scelta. Per loro hanno la stessa efficacia dimostrata. Sta a me decidere.
Azz.
Non è stato facile.
Ho cercato di capire tutto su tutti e tre gli schemi: su cosa vanno ad agire, che farmaci sono, quali sono gli effetti collaterali. Ho tempestato di domande sia Livorno che Modena e alla fine ho deciso.
Farò la chemioterapia a Livorno e farò lo schema, ahimé, più tossico, perché è quello che mi ha convinto di più. E, badate bene, il fatto che sia più tossico non significa assolutamente che sia più efficace! L'ho scelto perché sulla base delle chemio già fatte, della mia mutazione genetica, delle esperienze su questo schema e di un'altra serie di motivi, mi sembrava quello più giusto per me.
E così si ricomincia.
Domani pomeriggio mi mettono il port. Eh già, dopo aver sacrificato le mie vene, dopo aver messo il PICC, adesso mi sono dovuta arrendere e da domani avrò un altro intruso dentro di me. Amen.
E venerdì inizio la chemio.
E che Dio mi dia la forza…