“Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d'uscita. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Attraverso gli occhi di due ragazzine che diventano grandi, Silvia Avallone ci racconta un’Italia in cerca d’identità e di voce, apre uno squarcio su un’inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più. E lo fa con un romanzo potente, che sorprende e non si dimentica.”
Sta male se scrivo che questo libro fa ca’are?!?!
Non mi viene un giudizio migliore…
Brutto, insignificante, descrizioni inutili, scritto nemmeno troppo bene (ok, anch’io non so scrivere, ma che vuol dire? La Rizzoli mica ha pubblicato un mio libro!), personaggi eccessivamente morbosi… uno schifo!
Eppure la critica lo ha lodato… è arrivato in finale al premio Strega… Mmm… forse non l’ho capito io…
ma sai che non sei la prima a dirlo che fa un schifo?
no, infatti, non sei la prima a dire che fa schifo, sono sicura che avete tutti ragione. per fortuna ho smesso di comprare libri da qualche mese (solo biblioteca) sennò probabilmente lo avrei comprato/letto anche io…
E' la seconda volta che leggo qui su Splinder un giudizio negativo di questo libro per cui il desiderio che avevo di leggerlo (grazie all'esaltazione della critica) si allontana sempre di più: il "Passaparola" funziona sia in un senso che nell'altro!
Come stai?
mia madre oggi me ne parlava e diceva le stesse cose. tanta violenza gratuita e inutile, ma tutti lo osannano.
mi hai fatto venir voglia di leggerlo solo x criticarlo anche io
ve bé, a me invece è piaciuto parecchio, fortuna vostra che ho internet solo per tre nanosecondi se no vi facevo una controcritica come s deve!!!
s.
Meno male che titubante l'altra sera non l'ho ordinato 😉
Mi fido del tuo giudizio Annina 🙂
Un bacio e un super abbraccio,
Rita.
P.S: Lo hai letto L'ombra del vento di Zafon? Immagino di si, ma se così non fosse non perderlo, semplice, scritto bene e fà sognare.Ribacio!
concordo. Banale la scrittura e pure la storia.
Perché non scrivi un libro tuo. Da tempo ti leggo, e devo dire che non ti manca nulla per scrivere ciò che senti. Guarda quanti lettori sono quì, davanti al tuo scrivere… non immaginario.. ma reale e vera come lo Sei TU.
Ti consiglio di andare a vedere il sito wwww.ilmiolibro.it Puoi far diventare tutto quello che hai scritto in questo sito e farne un libro, dal momento che pochi hanno il computer, Facci un pensierino. Credo che ne valga la pena, per te stessa e per tutti quelli che non ti conoscono, che attraverso le tue parole possono riflettere che la vita e veramente meravigliosa e non va buttata via in tutte le giustificazioni vigliacche che molta gente si da per non affrontare problemi che potrebbero essere risolti, se solo non si scappasse più dalla propria responsabilità di un vero cambiamento per iniziare a vivere e non sopravvivere nella vigliaccheria frignante di scappare dicendo sempre che, non c'è la posso fare. Tu sai bene di cosa sto parlando. Tu Sei la prova vivente che le persone sane si creano un sacco di problemi per niente, e si rovinano la vita perchè non vedono e sentono la fortuna che hanno di essere sani.
ti ABBRACCIO con CUORE
bruno
Credo che in giuria al Premio Strega ci fossero gli stessi che hanno osannato il film "La Passione" di Mazzacurati….. :o)))
Concordo in pieno e l'avevo scritto anche sul mio blog che Acciaio è bruttissimo.
Una storia scontata e piena di contraddizioni (nel 2001 i ragazzini con cellulari supertecnologici che mettono i video su You Tube? Uhm…) E se leggi i vari commenti su Anobii troverai tante altre "chicche" relative alle incongruenze.
Non capisco tutto il battage pubblicitario immeritatissimo e
come ha fatto ad arrivare al premio Strega non lo so proprio!
Utile solo da mettere sotto la gamba di un tavolo storto…
Letto anche io. Parere identico al tuo.
Solo un paio di scrittori che leggo da sempre sono in grado di scrivere romanzi crudi ma ben fatti! (dal mio punto di vista, s'intende).
Irvin Welsh e Niccolò Ammaniti.
Concordo pienamente con il tuo commento. 🙂
Non mi è piaciuto per niente.
E' una storia che non ha un senso,le descrizioni esagerate, come quelle delle protagoniste.
Un bacio 😀
Meno male che sono passata di qua, leggere questo post e i relativi commenti, mi conforta, pensavo di essere sola nel non trovarlo tutto questo "capolavoro" d'esordio . . .
Per fortuna che ormai certi libri li prendo solo in Biblioteca . . . così risparmio almneno la spesa!
Passo su Anobi, per curiosare sulle recensioni!
Ciao, R
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