Ho passato un week-end rigenerante.
Libertà è l'unica cosa che posso paragonare ai due giorni a casa, pura libertà.
Son stata fra le mie cose, nel mio bagno, nel mio letto, ho mangiato tanto e bene, ho guidato, sono uscita, ho respirato aria pura, ho fatto tanto shopping, manicure e pedicure… 🙂
Son stata da Ale, ho strizzato la Signorina e ho passato tanto tempo con Qualcuno, a cena e a pranzo fuori SEMPRE.
E poi ho visto tanti miei Amici: la mia cognatina e la socia, la Giuliadottore e il suo boy, Bustavuota, Figliaminore, Piscioso, Zanzara, Azzurra, Marialuna, D & D, mia cugina, la Babybaby, Gizzu, la Petra, la CdM, Fede e Jacopo.
Son stata bene, benissimo.
Fino a stamattina all'alba. Poi, il momento della ripartenza è stato brutto.
Ero di umore nero, nero come il cielo delle sei di mattina sull'Appennino.
Ero nera perché avrei voluto rimanere tra le braccia di Qualcuno, nel mio letto, avrei voluto continuare ad essere libera, gestire la mia vita di tutti i giorni.
Era tutto nero, tutto terribilmente nero stamattina.
Poi, verso mezzogiorno, a Modena, è arrivato l'arcobaleno.
Un arcobaleno improvviso, inaspettato, spumeggiante, carico di colori.
Questo arcobaleno si chiama "niceug" e chi legge assiduamente il mio blog si ricorderà sicuramente di qualche suo commento.
Si è presentata in camera mia, con una vitalità e un'energia disarmanti.
Mi ha portato due regali e un biglietto SUPERSONICI e ha dato colore a me, alla Mamy e alla mia compagna di stanza.
E' un vulcano di vivacità, forza, intensità, elettricità… che t'incanta!!!
Sarei stata per ore con lei e quando ci siamo salutate l'ho abbracciata forte forte con la promessa che, appena possibile, la andrò a trovare.
E adesso sto bene.
Ho fatto i miei due voli sull'astronave anche oggi (= la radioterapia… paragone di "niceug") e mi sento felice, carica e, credo proprio di averne l'assoluta certezza: sono fortunata, estremamente fortunata.