Mercoledì ho fatto la tac.
Ho preso dosi da cavallo di cortisone.
Sono gonfiata come al solito.
Ho "litigato" con l'infermiere che mi ha dato il "beverone" pre-tac.
Non ho avuto allergie da mezzo di contrasto.
Con un paio di buchi son riusciti a trovarmi una vena decente.
E basta. Stop. Lunedì avrò la risposta.
E ho paura. Ho paura di quel referto.
Ho paura di dover continuare la chemio ancora per tanto, tantissimo tempo.
Ho paura di perdere ancora del tempo prezioso che nessuno mai mi ridarà.
Ho paura di continuare ad essere "quella malata". Anche perché ormai non faccio più notizia. L'Anna è quella malata, è quella che fa chemio. E' diventata la normalità. E poi con questa faccenda che, contrariamente alle previsioni degli oncologi, non ho perso nemmeno un capello (e diciamolo!!!), sembra che abbia un tumore di serie B, una bestiolina, una robetta.
Come se la gravità della malattia fosse proporzionale alla perdita dei capelli!
E poi l'Anna è quella che è forte, quella che lotta a denti stretti. Fa chemio, sta male per un po', poi si rialza e ricomincia a vivere. Poi fa ancora chemio, sta male e poi sta di nuovo bene. L'Anna ce la fa.
No, l'Anna non ce la fa un cazzo.
L'Anna vuole avere il problema di decidere dove andare in ferie.
L'Anna vuole fare i conti in fondo al mese, con lo stipendio che non basta mai.
E invece l'Anna quello stipendio che non basta non ce l'ha perché l'Anna non può lavorare come tutti i trentaduenni che si rispettano! L'Anna non sa come andare avanti perché lo Stato non la aiuta e allora l'Anna si trasforma in apicoltrice e spende anche quei pochi risparmi che aveva da parte per fare una cosa che almeno la distrae un po' e le dà un motivo in più per stringere i denti.
L'Anna indossa il mantello da super-eroe da oltre un anno e mezzo, ma se qualcuno riuscisse a vedere chi c'è sotto quel mantello, si renderebbe conto che l'Anna è stanca, che l'Anna ha paura del referto della tac, che l'Anna vuole una vita normale, che l'Anna pensa alla povera Lara, che l'Anna non fa più l'elenco dei posti del mondo da visitare, no, ma fa l'elenco delle cose da lasciare se dovesse morire.
L'Anna è esaurita ed è spaventata dal dover passare un week end di tremenda attesa.